I TRE PILASTRI
DEL QI GONG:


MOVIMENTO - RESPIRO -
INTENZIONE MENTALE

La fusione che porta alla trasformazione
Giorni
Ore
Minuti
Secondi


Trovi il corso già disponibile sulla tua area riservata.

 

Il pensiero comune occidentale considera il corpo diviso dalla mente e dalle parti del corpo…

come pezzi di un macchinario, nel quale ciascun professionista si specializza.

Quando si fa movimento o si fa attività fisica, il più delle volte la si fa per il mantenimento della forma, per apparire esteticamente attraenti.

La salute… può essere considerata, ma spesso solo come beneficio collaterale!

Lo sport spesso è sinonimo di agonismo, competizione, dimostrazione verso l’esterno.

Le forme di movimento che vedremo noi invece, si basano su un concetto di base, che è quello dell’energia…

sostanza che si muove creando le cose e i viventi.

Può essere più densa e lenta, costituendo quindi ad esempio il corpo, oppure più leggera e mobile, costituendo quindi la mente.

Essendo l’energia sempre in movimento…

i movimenti sono finalizzati a raggiungere e ritrovare l’Unità tra aspetto emotivo, intenzione mentale e forza fisica.

La bellezza dei movimenti è ricercata non per un fattore puramente estetico…

ma perché riflette l’equilibrio energetico interno, la salute e il benessere.

Non si esaltano le pratiche agonistiche, se non verso se stessi e i propri squilibri interni.

La pratica si fa in autonomia, magari nei propri ambienti di vita.

I movimenti attivano le energie interne che scorrono lungo i canali energetici e che collegano tutte le parti del corpo tra loro, ma non solo…

Collegano anche l’essere umano con il macrocosmo universo.

Questo è il movimento di cui parleremo e che praticheremo durante l’incontro, che tutti noi chiamiamo QI GONG.

Movimento - Postura

La postura base, che consiste nello stare in piedi apparentemente immobili è il WUJI, postura “dell’essere umano libero ed eretto”.

Ma vengono comprese anche altre posture, ciascuna associata ad uno dei 5 Elementi della Medicina Cinese.

  • In piedi: postura di Fuoco
  • In ginocchio: postura di Legno
  • Seduti a gambe incrociate: postura di Terra
  • Seduti a gambe divaricate: postura di Metallo
  • Supini, proni o su un fianco: postura d’Acqua

In generale rimanere nelle posture immobili è un po’ come diventare delle antenne che captano e assorbono energia dall’Universo, con il fine di accumularla e rafforzarsi.

Hanno quindi una funzione di tonificazione.

Alle posture si alternano i movimenti, solitamente duplici:

  • apertura-chiusura
  • estensione-flessione
  • salire-scendere
  • espansione-contrazione… per seguire la pulsione che regola i rapporti tra Yin e Yang.

I movimenti servono a far circolare l’energia e il sangue, ma anche ad eliminare i patogeni, per creare una sorta di “vuoto”…

o spazio interno terapeutico, dal quale ripartire per creare un nuovo equilibrio.

I movimenti sono fluidi, continui, senza scatti, non meccanici, in armonia con il respiro e l’intenzione mentale.

A mano a mano che si ripetono e si approfondiscono, si interiorizzano in movimenti interni, sensazioni interne di dinamismo e circolazione.

C’è chi preferisce accumulare prima il Qi per poi muoverlo: quindi le posture statiche precedono i movimenti.

C’è invece chi pensa che sia prioritario muovere e capire la fluidità dei movimenti prima di mantenersi in posture statiche, dove si richiede una maggiore consapevolezza del corpo e di sé.

Respiro

Il respiro è considerato di primaria importanza:

è come il perno centrale, essendo il legame tra il fisico, la “forma corporea – Xing” ed il sottile “lo spirito – Shen“.

La respirazione ha un ruolo fondamentale nei movimenti:

Si inspira nei movimenti di salita, apertura ed espansione e si espira nei movimenti di discesa, chiusura e concentrazione.  

Il respiro è duplice come lo Yin – Yang, per cui l’inspirazione serve a “portar dentro”…

Ad accumulare il Qi, attivare il sistema nervoso ortosimpatico e ad aumentare i livelli di energia.

Pertanto,  se si è deboli, si può allungare l’inspirazione.

A livello psichico inspirare… è portare il mondo esterno dentro di sé, ma per poterlo fare serenamente occorre essere radicati in profondità.

Per questo si dice che l’inspiro è controllato dall’energia del Rene. 

L’espirazione invece serve a diffondere e lasciar andare.

Attiva il sistema nervoso parasimpatico,  abbassa i livelli d’energia e porta al ripiegamento su di sé:

Rappresenta lo svuotamento, l’uscita, la chiusura.

Se si è agitati, nervosi, tesi, oppure ci si vuole depurare dalle tossine, occorre fare una respirazione più lunga ed energica. 

A livello psichico espirare… è lasciar andare la vita e il nostro attaccamento alle cose del mondo.

E’ accettare l’ultimo respiro come parte dell’esistenza.

Per questo si dice che l’espirazione è controllata maggiormente dai Polmoni, che diffondono verso il basso.

La respirazione può essere addominale bassa, costale-media, toracica-alta.

Può essere addominale o contro addominale:

La prima dà benefici a cuore, circolazione sanguigna, motilità intestinale, drenaggio linfatico.

La seconda parte invece dà benefici a livello di circolazione sanguigna, oltre a spremere e massaggiare in profondità gli organi e i visceri.

La respirazione può anche prevedere delle pause di ritenzione sia inspiratoria, che espiratoria, per aumentare gli effetti di accumulo o di rilascio di Qi.

Ci sono nel qi gong varie forme di respirazione associate ai 5 Elementi:

  • Respirazione naso-bocca: Legno (adatta ai principianti)
  • Respirazione naso-naso: Fuoco (adatta ai praticanti un po’ più esperti)
  • Respirazione naso e bocca in contemporanea: Terra (da preferire nella meditazione)
  • Respirazione bocca-naso: Metallo (sconsigliata a chi ha problemi di oppressione toracica)
  • Respirazione bocca-bocca: Acqua (sconsigliata se non in alcune pratiche terapeutiche specifiche)

Intenzione Mentale

Si parla di Rujing, quella condizione in cui la mente diviene estremamente silenziosa.

Tutta l’attenzione è focalizzata su un unico oggetto, senza però che l’attività mentale si debba necessariamente arrestare del tutto.

A livello di neurofisiologia, si tratta di abbassare l’attività della corteccia cerebrale…

favorendo quella delle aree sottocorticali (limbico-ipotalamo) al fine di creare poi un’integrazione.

Utilizzo la mente per muovere il Qi, ma è vero anche il contrario:

Attraverso i movimenti corporei lenti e fluidi vado a favorire la concentrazione mentale.

Concentrazione significa che mentre faccio un movimento mi focalizzo:

  • sulla zona del corpo in cui lavoro
  • sull’organo che voglio riequilibrare
  • sulle sensazioni date da un determinato movimento o postura. 

Concentrazione che non sussiste solo mentre faccio il movimento…

ma e soprattutto, quando mi fermo tra un movimento e l’altro per apprezzare i cambiamenti avvenuti.

Prendere consapevolezza di come mi sento nel momento presente.

Questa fa sì che la mente crei un’immagine che associa all’esercizio, così che ogni volta che vorrò ottenere lo stesso beneficio…

mi basterà anche solo pensare a quell’esercizio e già ottenere i primi risultati, come ad esempio una modifica del respiro o il riequilibrio di un’emozione…

Se i movimenti del corpo e il respiro sono pratiche che possono essere apprese e allenate giorno dopo giorno…

la consapevolezza e l’intenzione mentale no… sta a noi scoprirle dentro noi stessi!

Affronterò tutti questi argomenti durante l'incontro in diretta online:

I tre Pilastri del Qi Gong:
Movimento - Respiro -
Intenzione Mentale

Un incontro della durata di circa 3 ore nel quale affronto gli argomenti fondamentali per il tuo apprendimento delle basi di questa disciplina. 

Il corso è già caricato su un’area riservata in modo tale che tu possa averlo per sempre a disposizione.

Insieme al corso riceverai anche il file in pdf dove è spiegata la teoria dell’intero corso.

ATTENZIONE! L’offerta è valida solo per oggi!

Grazie! Eleonora.

Acquista il corso entro oggi

Al costo di 97€ anziché 197€

Giorni
Ore
Minuti
Secondi
Privacy Policy
Cookie Policy

GDA srl - P.iva 02435500422 - Via Montegranale 19 - 60035 Jesi (AN)